Mi occupo sia della parte iniziale di valutazione neuropsicomotoria nel bambino sia della successiva presa in carico.
Credo nel concetto di rete tra servizio-scuola e famiglia e il concetto di multidisciplinarietà e nell’alleanza professionale che ha come fine quello di costruire ambienti adatti, integrati e funzionali alla crescita sociale del bambino.
Lavoro su progetti di inclusione sociale del piccolo paziente, al fine di promuovere un progetto di vita personalizzato e volto all’autodeterminazione e al raggiungimento della massima autonomia possibile, sfruttando competenze residue e abilità emergenti.
Svolgo progetti di riabilitazione in pazienti con disturbi del neurosviluppo mi dedico anche alla parte di monitoraggio e prevenzione all’interno di nidi e delle scuole dell’infanzia, attraverso la proposta di attività di gioco inclusive.